La battaglia di Valibona

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La battaglia di Valibona 

 

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si era costituita sul Monte Morello una formazione partigiana. Quando divenne troppo numerosa, fu deciso dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di dividerla in due gruppi.

Uno di questi era comandato da Lanciotto Ballerini di Campi Bisenzio, al quale con il gruppo dei Lupi Neri formato da 17 uomini, fu ordinato di spostarsi nella zona del pistoiese.

La mattina del 26 dicembre del 1943 i Lupi Neri discesero dal Monte Morello e giunsero in serata nel villaggio di Valibona, costituito da poche case di contadini,  che li accolsero molto bene e dove si attestarono in un fienile.

Erano tutti armati con moschetti, pistole, bombe a mano e un fucile mitragliatore.

Nei giorni che rimasero nel villaggio fecero piccole incursioni nella zona, sopratutto per approvigionarsi di viveri e durante una di queste ebbero uno scontro a fuoco con dei fascisti, in località il Cornocchio.

Cominciò così a circolare la voce della presenza di un gruppo di partigiani che operava nell'area , che misero in allarme i comandi militari, tanto che fu deciso di fare un rastrellamento nella zona con il battaglione Muti e la Guardia nazionale repubblicana, formata da numerosi fascisti provenienti da diverse località.

La mattina del 3 gennaio 1944 il villaggio di Valibona fu circondato da circa 150 uomini e intorno alle 6 del mattino fu intimata la resa ai partigiani  che subito risposero con le armi.

Iniziò così una battaglia che infuriò per diverse ore.

Il comandante Ballerini cercò di rompere l'accerchiamento nel tentativo di prendere la mitragliatrice di un nemico ma rimase ucciso, mentre Barinci, che era accanto a lui, fu gravemente ferito.

Ventroni, che aveva il fucile mitragliatore, riuscì a tenere a bada i fascisti per diverso tempo ma terminate le munizioni, dovette ritirarsi nel vicino fienile che venne incendiato e dove in seguito fu ritrovato carbonizzato.

I partigiani, a corto di munizioni, cercarono di fuggire dalla zona del combattimento, che era durato circa tre ore.

Il russo Vladimiro fu catturato e ucciso.

Nello scontro rimasero uccisi tre partigiani, cinque furono catturati vivi e trasferiti in carcere, gli altri si salvarono riuscendo a sfuggire all'assedio e infliggendo anche gravi perdite al nemico.

Pe questa azione Lanciotto Ballerini fu poi insignito della Medaglia D'Oro al valor Militare. 

 Contributi:
In margine alla battaglia di Valibona.
Documenti e immagini, di Michele Sabato.
A cura dello Studio Pentalinea.  

Ricerche: Biblioteca comunale di Prato "Istituto culturale e di documentazione Lazzerini"





Il villaggio di Valibona, in primo piano l'antenna colpita da numerosi colpi d'arma da fuoco durante la battaglia. Alla sinistra Il Museo della resistenza in fase di costruzione.

 

Lapide ai caduti di Valibona


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