Prato nel mondo

Parenti Giovanni, Beato

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Carmignano,1180+1250 in Sardegna. Nobile. Avvocato. Francescano.Contemporaneo di San Francesco. Sulla lapide esterna nella chiesa di Carmignano è riportata questa epigrafe che sintetizza la sua vita:

Qui dove
BERNARDO da QUINTAVALLE
primizia francescana
eresse un monastero
ricordi questa lapide
il Carmignanese
B.GIOVANNI PARENTI
che fu dei primi scalzi poverelli
difese a viso aperto
contro i temperamenti di frate Elia
MADONNA POVERTA'
peregrinò a piedi nudi
le contrade d'Italia e Spagna
caro a Papi e a Monarchi
ma più a Dio
nel cui nome ed amore
orò pianse pacificò morì serenamente
nell'isola di Corsica
povero com'era vissuto

29 settembre 1923
Prof.Can. Alfonso Pisaneschi dettò

 

Fonti: Archivio Storico Pratese. (1939-1943) Anno XVII, dic.1939, fascicolo IV. Carmignano e la sua storia, di Giuseppe Rigoli. - Per maggiori particolari vedi Giuseppe Rigoli,Beato Giovanni Parenti da Carmignano, Prato,Arti Grafiche Nutini,1924 e P.Alfonso Casu, il Convento di Monte Rasu in Sardegna ed il B. Giovanni Parenti, Cagliari,Tipografia P.Vadès.

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Fra Giovanni Parenti - Il Beato di Carmignano

di Alessandro Capecchi

Per onorarne la memoria, è doveroso rendere omaggio, seppure con un breve ricordo, al nostro concittadino Fra’ Giovanni Parenti, vissuto tra il XII ed il XIII secolo ed elevato al titolo ecclesiastico di Beato per le sue doti di profonda fede religiosa e di notevole carità e umanità. Nato in una famiglia nobile e agiata, valente e famoso giureconsulto, dopo la morte prematura della moglie e curiosamente – si narra – dopo aver udito parole di fuoco contro i giudici del foro da parte di un guardiano di animali da lui condivise, decise di indossare insieme al figlio Giuseppe il saio francescano, donando ai poveri tutti i suoi averi. Per i suoi grandi meriti fu eletto primo successore di San Francesco nel Generalato dell’Ordine, provocando l’aspra indignazione dell’altro candidato, Frate Elia, figura di non pari valore religioso, morale e caratteriale del nostro Beato. Applicò rigorosamente le regole dell’Ordine, fondate essenzialmente sulla preghiera, la povertà e l’evangelizzazione e, trascorso qualche anno, dopo aver rinunciato umilmente e volontariamente al Generalato dell’Ordine, andò missionario in Spagna, Sardegna e Corsica, dove presumibilmente morì. Alcuni storici affermano invece che la morte sia avvenuta a Carmignano e che il suo corpo riposi nella Chiesa di San Luca – attigua alla Parrocchiale di San Michele – avvolto da una fantastica leggenda, secondo la quale avverrà un giorno in cui dal punto preciso di sepoltura sboccerà un giglio, come simbolo di pace tra i popoli, di guarigione per i malati e di conversione per i peccatori. 

 Fonti: Pro Loco Carmignano

 https://www.carmignanodivino.it/it/scopri-carmignano/i-racconti-del-gruppo-il-campano/fra-giovanni-parenti/

 

 

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