Prato nel mondo

Hinkler UK in Pratomagno

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Hinkler
UK in Pratomagno
 
Premessa
26 Luglio 2013
 
Il lavoro di ripristino segnaletica sentieri, In Pratomagno, iniziato nella primavera del 2012, con gli amici della Brigata di Raggiolo, “fu premiato”due giorni prima dell’inaugurazione del restauro della Croce e del Memorial all’Aviatore Australiano.
 Nelle vicinanze del Memorial fotografai una farfalla in un cardo che non volò via, all’avvicinarsi dell’obiettivo, perché aveva l’ala sinistra troncata.
 Nel pomeriggio, in Cetica, si teneva una conferenza e il relatore, Ing. Alessandro Ercolani, oltre a illustrare la vita “movimentata” di Herbert (Bert) John Hinkler informò la platea che il suo aereo era un Puss Moth De Havilland - serie Moth (farfalla) e Puss (Gattina) perché aveva soli 130 CV – e che aveva tranciato l’ala sinistra nella cima di un faggio prima di schiantarsi al suolo in Prato alle Vacche.
  
7 Gennaio 2014
 All’inizio del nuovo Anno Accademico, presso l’Università dell’Età Libera di Arezzo, casualmente, l’amico Elio Fabbri mi presenta alcune bellissime foto, fatte nel 1933 
da suo padre che era stato aviatore a Pisa ed aveva partecipato al recupero dei rottami dell’aereo di Hinkler.
Da quel momento le nostre ricerche si sono indirizzate sulla tragica vicenda che guarda caso, era avvenuta il 7 Gennaio 1933.
…l’area dell’impatto è individuata come “Prato alle Vacche” e sulle carte IGM del tempo è riportata una anonima ma indicativa crocina a quota 1338; la crocina, nella legenda di queste carte, cita che in quel luogo è deceduto e/o sepolto qualcuno!
Analizzando le foto invernali e primaverili quella macchia scura sempreverde contornata da faggi a quota 1338 per noi diventa una curiosa anomalia.
Vista dal dirimpettaio monte “Dadi-Cocollo” o da aereo fotografie, spicca una macchia di abeti, la cui forma sembra assumere il profilo della Gran Bretagna.

 

  

 Nazione che ha rappresentato una seconda casa per l’Aviatore Australiano.
 Anche i nostri corrispondenti Finlandesi e Australiani, con i quali eravamo in contatto e non erano influenzati dai nostri pensieri, ci rispondono che nella macchia scura sempreverde vedevano UK!
Le frequenti esplorazioni dell’area, tutte invernali per approfittare della visibilità nella fitta e spoglia faggeta, ci impegnano per molti week-end. In ogni escursione, oltre ad effettuare fotografie e filmati, vengono digitalizzate le tracce degli itinerari percorsi 
aereo1.jpg
e le altitudini di particolari siti.
Il materiale acquisito, giorno dopo giorno, viene analizzato e confrontato, fotogramma dopo fotogramma, con le foto d'epoca in nostro possesso.
 
21 Aprile 2014
Riceviamo un messaggio dal nostro corrispondente in Australia Kevin Lindeberg che dopo aver valutato foto e video, inviate durante le nostre ricerche, ci consigliava di esplorare una particolare zona e di estendere le ricerche
in basso in direzione di “UK”.
Ci conferma, e questo è importante, che nel 1974 “UK” non esisteva e ci consiglia di trovare in quella zona i “markers” che lui insieme al Duca Amedeo di Aosta avevano collocato.
Valutando i risultati delle nostre ricerche i “markers”, se
era ancora possibile trovarli, potevano essere solo sui  
faggi!
 
24 Aprile 2014
La mattina avevamo deciso di effettuare una escursione e di trovarsi con gli altri del gruppo in Pratomagno di mattina presto.
Una magnifica giornata; purtroppo alcuni impegni improvvisi costringono gli altri del gruppo a ritardare la loro presenza e quindi mi ritrovo da solo nella faggeta già molto verdeggiante.
Sono le ore 8:15…
Osservandola a 360° e nel suo silenzio, mi viene spontaneo pensare:
è un anno che esploriamo questa montagna;
è un anno che calpestiamo questa faggeta;
abbiamo avuto tante straordinarie coincidenze;
sembra anche che tu ci abbia voluto guidare…
ma mai un segno definitivo…
Nel silenzio un forte battito di ali;
mi volto, e alla mia sinistra un’aquila si sta allontanando…
Si era alzata da un faggio che aveva in alto tra i rami uno strano oggetto che a prima vista sembrava un nido, il suo nido.
Invece…! 
 
26 Aprile 2014
Le foto vengono inviate in Australia a Kevin, che ci risponde con commozione ed entusiasmo… Eureka! Eureka!
Quell'oggetto era il MARKER che indicava il luogo della caduta dell’aereo ed era, dopo quarant’anni, mimetizzato e concresciuto nel tronco del faggio. Nessuno di noi l’aveva e l'avrebbe mai potuto vedere, se non fossero venute in aiuto le ali volteggianti di un rapace che lo usava come posatoio!
 
21 Luglio 2014
 
Kevin esprime il desiderio di venire in Italia e la visita viene concordata per la settimana tra il 21 e il 27 Luglio 2014, in occasione dei festeggiamenti alla Croce del Pratomagno, così con le Autorità Locali presenti potrà gettare le basi per progetti futuri.

 

uomo.jpgLa memoria, passato remoto di quarant’anni, si fa aquila1.jpg presente; con emozione, si appoggia e saluta l’ormai vecchio faggio, luogo della caduta dell’aereo.

Poi con decisione ed entusiasmo Kevin si dirige verso il luogo dedicato al ritrovamento del corpo e alla morte.
In onore di Bert piantiamo una 
croce e stendiamo la bandiera australiana.
Kevin ci informa dell’importanza legata al rapace che è volato dal Marker il 24 Aprile 2014:il soprannome di battaglia di Hinkler era…
Aquila Solitaria!
Le opere essenziali da predisporre entro il 2015 sono la costruzione di un nuovo monumento ed una idonea segnaletica per il sentiero dedicato a Hinkler…
L’originalità è quella di aver concretizzato nel nuovo monumento, l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine della vita dell’Eroe Australiano, l’Inizio e la Fine della sua ultima impresa!
 
7 Gennaio 2015
 Con questo scopo, un macigno vulcanico, che aveva vistoroccia2.png Hinkler e le sue prime adolescenti esperienze con alianti e aerei, dalla spiaggia Mon Repos in Bundaberg, lascia l’Australia. Il Macigno, del peso di una tonnellata e mezzo, trasportato gratuitamente, l’8 di Aprile 2015 raggiunge il Pratomagno.
Ancora quattro mesi di lavori e il Boulder abbellito verrà posto nel sito della morte e ufficialmente inaugurato il 2 Agosto 2015.  

 

 2 Novembre 2016
  Giornata dedicata alla commemorazione dei defunti,  dopo un lungo periodo di maltempo, in una bella giornata di sole, con Marcella mia moglie decidiamo di fare una escursione. Ci ritroviamo a passeggiare in Pratomagno e ne approfittiamo per andare a vedere il nuovo monumento a Hinkler.
Mentre osserviamo il tracciato dell’itinerario che l’aereo avrebbe dovuto percorrere, elegantemente scolpito sulla pietra vulcanica, lo sguardo e l’obbiettivo cadono su una farfalla! Ancora una volta! 
Ormai siamo abituati: dove c’è Bert ci sono farfalle, ma quello che mi colpirà poi, analizzando i filmati, è che la farfalla era una Falena con le ali chiuse e perfettamente posizionata in direzione Nord Ovest.
Guarda caso, in quella direzione c’è l'Inghilterra, da dove Hinkler era partito con la sua Falena Gattina!
 
  Nel pomeriggio, mentre ritornavamo a casa, mia moglie mi suggerisce che, avrei dovuto fare qualcosa perché la falena che abbiamo trovato oggi era un ulteriore segno, un segno importante e significativo che avrei dovuto utilizzare in qualche modo: un articolo, un libro... alla fine ci troviamo d’accordo per un video ed un bignamino da allegare con prefazione e dedica. Comincio il lavoro di ricerca e riordino del materiale foto, video e cartaceo archiviato nei PC in quattro anni, parallelamente trascrivo passo passo tutto il lavoro che avevo fatto in Pratomagno e giorno dopo giorno il bignamino e il video prendono corpo.
Cerco in internet una immagine che mi aiutasse a mettere in relazione amicizia, legami, rapporti, quant’altro fra Italia e Australia, guarda caso trovo farfalle!
Le utilizzerò per la copertina del DVD.
 
ll Fatto e le Analogie
25 Febbraio 2020
 
Le nostre escursioni in Pratomagno sono continuate ma durante la pandemia ci fiorito.png siamo limitati a ricerche in Internet ottenendo risultati curiosi e molto incoraggianti.
Un casuale link di Google ci porta a scoprire una vecchia pagina di un quotidiano dell’Umbria che riportava la notizia:
5 Aprile 2017 ...le piantine di abete avevano attecchito!
Siamo andati a “scavare” e abbiamo trovato qualcosa molto utile per le nostre future ricerche e aspettative in Pratomagno.
…Castelluccio di Norcia: il bosco di conifere a forma d’Italia e il suo significato.
 
Negli anni cinquanta, On.le Mariano Rumor, allora Ministro delle Politiche Agricole  Alimentari e Forestali, ebbe una idea per festeggiare il primo centenario dell’Unità d’Italia nel 1961.
Nel 1961 dal Corpo Forestale fece costruire una piccola edicola a ridosso di Poggio di Croce, proprio sulla Piana di Castelluccio di Norcia e sulle pendici della montagna fece disegnare il profilo dell’Italia.
In occasione del primo centenario del Regno d’Italia, sul Pian Grande, si tenne la Festa della Montagna organizzata dal Corpo Forestale e nell’occasione fu illustrato il
progetto. ita.2.jpg L’anno successivo furono piantate le conifere, in memoria e onore del primo centenario dell’unità della Nazione.
Le piantine, che inizialmente attecchirono con fatica, oggi formano il bel bosco a forma d’Italia che caratterizza il panorama della Piana di Castelluccio di Norcia.
 
3 Marzo 2020
 
Le ricerche in Internet si intensificano ma sono mirate in Regione Toscana, così carta.jpg scopriamo la home page del nuovo Archivio Cartografico Generale – GEOSCOPIO – REGIONE TOSCANA – E’ enorme, molte sono le cartelle e le carte che troviamo ma infine la fortuna ci assiste.
Consultando il portale Cartoteca troviamo nella sezione Carta Tecnica Regionale – Immagini Aeree – Scala 1:10000 – Gruppo Aereo Italia l’area Prato alle Vacche – OFC 1954: una foto aerea eseguita dal volo Gruppo Aereo Italia datata 1954.
 
La zona definita Prato alle Vacche, nel 1954 è già ricca di vegetazione, ma l’area carta2.jpg dove è caduto e deceduto l’Aviatore Australiano, che noi abbiamo definito “UK”, è netta e ben definita nei suoi contorni.
Attiviamo Ambiti Amministrativi, Cartografia Catastale – Particelle – Basi di Sfondo – Immagini aeree – Scritte 10K – Ortofoto 1:10000 :
la sorpresa è notevole!
La foto mostra una carta topografica IGM con al centro il disegno di una area a noi nota: la zona dove era caduto con il suo aereo e deceduto l’Aviatore Australiano.
 
La singolare traccia assomiglia a quella realizzata per la Piana di Castelluccio di Norcia in occasione del centenario Unità d’Italia.
 
Qualcuno, sicuramente dipendente del Corpo Forestale dello Stato, che conosceva i fatti di Castelluccio di Norcia ed anche la vicenda dell’Aviatore Australiano, qui in Pratomagno – in Prato alle Vacche – , ha tracciato il profilo della Gran Bretagna! Sorprendente è anche aver trovato in internet mappe della Gran Bretagna: è stato sufficiente ruotarle e sovrapporle sul profilo tracciato per avere un’altra straordinaria conferma!
 
Si perché l’Aviatore, prima di dedicarsi alle grandi imprese di trasvolatore intercontinentale, è stato Eroe dell’Aviazione Inglese, comandato in Italia nella Prima Guerra Mondiale, ha volato nei cieli Italiani, come mitragliere ed anche come pilota, per mesi, e comunque tutto il 1918 in qualità di Capo Squadriglia del 28 Squadrone RAF, e fù insignito con molte medaglie e onorificenze.
Abbiamo collegato l’idea di Castelluccio di Norcia al Pratomagno perché, e questo non è un caso, nel 1968 viene eretto dal Corpo Forestale dello Stato, sul Monte Pianellaccio, un nuovo Memorial all’Aviatore Australiano, in sostituzione di quello eretto nel 1933 nel Poggio di Castelfranco e distrutto dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale.
Probabilmente la Direzione del Corpo Forestale locale potrebbe avere preso in considerazione la fattibilità di piantare in Prato alle Vacche una abetina a forma di Gran Bretagna per onorare, diciamo, nei secoli l’Aviatore ed Eroe Inglese che aveva partecipato con grandi onori al fianco dei nostri aviatori nella prima Guerra Mondiale.
Noi siamo fermamente convinti che questo progetto potrebbe essere un ulteriore strumento per valorizzare la nostra montagna ed è per questo motivo che abbiamo presentato una proposta al Sindaco di Castel San Niccolò.
  lapide2.jpg
 
1 Luglio 2022
Nel mese di Luglio 2022 alla trasmissione GEO e GEO era ospite la Dr.ssa Alessandra Stefani del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e tra le altre ha fatto riferimento ad un decreto che poi sono andato a cercare…;
leggendolo ho scoperto che molti punti e molti criteri vanno a favore del nostro progetto ed anche se non riusciamo a trovare in archivio carte o documenti o testimonianze scritte, in riferimento ai criteri del Decreto, possiamo presentare alla Regione Toscana il progetto per inserire la nostra Foresta di Abeti negli elenchi degli alberi monumentali.
Ho preso contatto con l’ufficio Ufficio Relazioni Pubbliche del Ministero e la settimana scorsa ho ricevuto la risposta con i chiarimenti direttamente dalla Segreteria della Dr.ssa Alessandra Stefani …
 
Da: Manni Eva  Per conto di Segreteria Direzione Foreste
Inviato: giovedì 4 agosto 2022 18:32
A: URP:Politiche Agricole
Oggetto: R: Decreto Legislativo 34
 
Gentilissimo sig. Scarpini,
A nome della Dott. Stefani le chiariamo che la segnalazione per l’inserimento di alberi monumentali, anche in gruppo, è al momento da veicolare alla Regione tramite il Comune ove sono radicate le piante.
Le suggeriamo, se non lo avesse già fatto e per agevolare il compito di valutazione da parte del Comune, di elaborare la proposta tenendo conto dei parametri contenuti nelle linee guida sull’individuazione degli alberi monumentali, che potrà agevolmente reperire sul sito del Ministero.
Sarà il Comune che, terminata l’istruttoria e concordando con la segnalazione, proseguirà la stessa alla Regione Toscana.
Cordialmente,

La Direzione Generale Foreste

Qui di seguito, per il vostro caso, un estratto molto interessante del Decreto e delle Linee Guida.

  LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI DI CURA E SALVAGUARDIA DEGLI ALBERI MONUMENTALI
LA DEFINIZIONE GIURIDICA DI ALBERO MONUMENTALE E I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CARATTERE DI MONUMENTALITÀ

L’articolo 7 della Legge n.10/2013 individua come monumentali:

· l’albero isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali, ovunque ubicato, che costituisca raro esempio di maestosità e/o longevità o che mostri un particolare pregio naturalistico per rarità della specie o che costituisca un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario e delle tradizioni locali;

· i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani;

· gli alberi inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Ed è altresì con soddisfazione che riporto le parole, premonitrici della nostra scoperta e del nostro progetto, dell’Assessore – Regione Toscana – Vincenzo Ceccarelli espresse il 2 Agosto 2015 all’inaugurazione del Nuovo Memorial a Hinkler…

 Un rapporto che potrebbe rafforzarsi anche con un atto simbolico relativo alla proprietà della zona che ospita il Cippo: “Questo luogo rappresentò la barriera fisica dell’impresa Hinkler, e oggi vorrei che diventasse invece il luogo dell’incontro tra i nostri popoli, aiutandoci a guardare al futuro con quei sentimenti di innovazione e di intraprendenza che lo guidarono e che ci sono utili anche oggi”.

 Molti impegni personali impediscono al “nuovo” gruppo di amici di “Bert” di 

incontrarsi e finalmente un’anno dopo – meno qualche giorno – il 9 Ottobre 2022 ci ritroviamo: quelli del 1974, altri del 1995 e noi (i quattro fantastici) del 2012. Il famoso ponte della Gioconda di Leonardo fa di nuovo cornice al nostro incontro, ci ritroviamo alla CRIC di Ponte Buriano per il consueto appuntamento annuale di fine Estate. 
Mentre eravamo riuniti, in attesa di essere serviti, il discorso ricade sul Pratomagno, sulle nuove ricerche e sui risultati fin’ora ottenuti.
La domanda è sorta spontanea:
Abeti o Pini ? 
Ancora una volta la risposta e le ricerche sono state appassionanti e il destino che, favorevolmente, si è accanito ancora con noi ci porta addirittura a Southampton, la città dove Hinkler ha vissuto e lavorato in campo aeronautico, come meccanico e poi come pilota collaudatore, infine in qualità di Capo Squadriglia durante la prima Guerra Mondiale.
 
  In Southampton abbiamo trovato la Home Page del Cimitero Monumentale di Guerra, Netley, molto simile al nostro Cimitero degli Allori in Firenze.
Quello che attira però la nostra attenzione è nella newletter della Home Page ed in particolare un paragrafo con messaggi intercorsi tra una Ricercatrice Storica addetta al Cimitero, Julie Green, e dei visitatori.
Alla Ricercatrice, a seguito di un incontro casuale, avvenuto il 6 Ottobre 2014, alcuni  visitatori, fanno notare una tomba nella cui testata era stato piantato ed oggi era un magnifico grosso Abete. L’Abete, aveva negli anni “inglobato”, nella corteccia del tronco, una targa; targa che riportava il nome del probabile personaggio sepolto nella tomba ed altresì i visitarori chiedevano notizie anche in merito alla sua vita terrena.

 La Ricercatrice assicura i visitatori che avrebbe fatto ricerche e nel momento da un suo parere alla singolare iniziativa…

l'Abete è simbolo del collegamento tra Terreno e Ultraterreno; è come un ponte che permette a ciò che è eterno e invisibile di manifestarsi al mondo mortale e cieco.
L’Abete è simbolo di Immortalità; le sue foglie, o meglio aghi, non cadono in Inverno, e così la sua chioma diventa un inno alla Vita perpetua. Infatti l'Abete ancora più di altri alberi tende verso il cielo, sprecando ben poco tempo ed energia per svilupparsi in larghezza. Il tronco dell'abete ci ricorda un pilastro dritto, alto, pieno di forza, una torre simbolica della verità, e gli abeti raggruppati sono un simbolo di amicizia, favorito dal fatto che questo albero è sempreverde. Così come non perde mai il suo colore verde così l'amicizia non invecchierà né muterà mai, ricordandoci sempre della vita e connettendoci con tutti i nostri amici. 
 

 Alcuni giorni dopo un messaggio di Julie Green a conclusione delle ricerche effettuate sul nominativo della targa: …con molta probabilità si tratta di Stephen (Steve) Brodgen nato il 1898; Brodgen era un esperto aviatore che ha lavorato nelle industrie locali – Hamble – e nazionali insieme al suo grande amico Herbert (Bert) John Hinkler.

 

 

Quindi in Pratomagno qualcuno ha realizzato un Monumento per onorare un Grande Aviatore ed Eroe Immortale della Prima Guerra Mondiale ma contemporaneamente ha realizzato un 

Simbolo di Amicizia Universale.

 
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   Si ringrazia il Sig. Franco Scarpini per il materiale fornitoci
                                  ......................................................................................
 Sulle tracce di Bert - Una storia vera : https://drive.google.com/file/d/1-raCy1aEeFbJT5Ss5WZBR6-0CeJwNpdu/view?usp=share_link

Vedi anche:Herbert John Hinkler (crprato.it)


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