Prato nel mondo

Anno 1966

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ANNO 1966

31 Gennaio 1966 Unione Sovietica. Atterraggio sulla Luna con la sonda sovietica Lunik 9 che invia a terra le prime immagini del suolo lunare.

25 Maggio 1966 Siena h.18.30 (probabile pallone sonda)
Nessun marziano ha sorvolato Siena.


Fonti: Il Giornale del Mattino del 26 Maggio 1966

  

 28 Giugno 1966 Civitavecchia.h.5.20 Corpi luminosi s'inabissano nel Tirreno.

Fonti: Giornale del Mattino 29 Giugno 1966

6 luglio 1966 Albissola Marina. Savona. Mattina dalle 10 alle 13. Misteriosi oggetti volanti avvistati nel cielo di Savona.
Per tre ore, dalle 10 alle 13, hanno solcato in formazione lo spazio aereo tra Savona e Finale Ligure-Erano rotondi come "dischi volanti"- Emozione tra i villeggianti.
Savona 6 luglio.(dal nostro corrispondente)
 Dalle ore 10 alle ore 13 di oggi il cielo della Liguria è stato ripetutamente solcato da misteriosi oggetti che volavano a fortissima velocità con direzione levante-ponente.
Gli strani velivoli lucentissimi, a forma rotonda,-secondo i testimoni oculari-avevano un diametro calcolato in 25-30 metri e viaggiavano a circa 8000 metri di quota. Parecchi cittadini e villeggianti hanno seguito con curiosità e apprensione le evoluzioni dei “velivoli” e si è sparsa la convinzione che si trattasse di “dischi volanti”. Alcuni esperti di aereonautica, che hanno osservato anch’essi i misteriosi aerei, hanno escluso nel modo più categorico che si trattasse di normali apparecchi a turboelica o a reazione, ed anche negato che fossero palloni sonda in quanto volavano in formazione composta a triangolo  ed a fila indiana.
   Il sorvolo della regione ligure, come abbiamo detto è avvenuto in diverse fasi. Alcuni di questi misteriosi oggetti abbandonando le rispettive formazioni si sono ripetutamente abbassati e sono rimasti – così è sembrato- per un certo tempo immobili su Savona, Vado e Finale Ligure, poi hanno ripreso velocemente quota allontanandosi in direzione della Francia.
 Alcune persone che hanno assistito al passaggio dei velivoli hanno dichiarato di averne contati oltre 50. L’episodio è stasera al centro delle discussioni tra villeggianti presenti nella Riviera Ligure.
Fonti: La Stampa 7-7-1966


13 Luglio 1966 Fornacette. Pontedera. Vidi atterrare un disco volante.

Fonti: Il Telegrafo 11-1-72

13 Luglio 1966 Fornacette, Pontedera, PISA. h.02.00
Atterraggio con presenze. Inchiesta:Centro Ufologico Nazionale.

Recatici sul luogo, non abbiamo avuto difficoltà a rintracciare il casellante Camillo Faieta. Sulle prime si è dimostrato restio a parlare del fatto dal momento che giornalisti, esperti della RAI-TV e tecnici della NASA erano stati, a suo dire, ad indagare e ad interrogarlo. Successivamente ci ha condotti sul luogo descrivendo minuziosamente l'accaduto ed aiutandoci ad individuare le tracce che l'oggetto avrebbe lasciato sul terreno.
Ecco in sintesi quello che accadde al Faieta. E' tratto dagli appunti stesi in sua presenza e da lui stesso firmati. Gli originali sono negli archivi del CUN.
Alle 2 del mattino, mentre il casellante Camillo Faieta si trovava seduto sul muricciolo del ponte ferroviario con la sua radiolina SONY in funzione, un oggetto luminoso proveniente dalla sua sinistra secondo una traiettoria inclinata dall'alto verso il basso è andato a posarsi sul greto del torrente fermandosi nel PUNTO B della figura 1. La luce aveva una scia granulosa e fosforescente. Si è udito soltanto un leggero fruscio. Nel punto B la luce si è fermata meno di 2 minuti accendendosi di un vivace colore violetto (paragonabile al violetto della fiamma ossidrica). Successivamente la luce si è spostata secondo la traiettoria descritta nella figura 1. Ha superato  cioè di circa 10 metri in altezza il punto B e si è portata sulla verticale dell'isolotto che si trova in mezzo al torrente.
Nel corso di tale spostamento da B a F la luce è passata dal color violetto  all’argento luminoso. La luce è rimasta ferma in F per circa 25” poi, pianissimo, è scesa fin sull'isolotto. In questo punto si è fermata, da argento abbagliante è passata ad argento opaco e l'acqua del torrente si è tinta di color alluminio fuso. Appoggiatosi sull'isolotto l'oggetto si è fatto color argento più vivo, ma non abbagliante. E’ rimasto così acceso per circa 5' poi si è poi spento del tutto, rimanendo illuminato con luce bassissima e lasciando in tal modo intravvederne la sagoma. E’ a questo punto che la radiolina SONY del casellante ha cessato di trasmettere, cioè nel momento in cui l'oggetto ha abbassato le luci. Il Faieta si è alzato quindi dal suo posto e si è recato al casello per chiamare la Polizia di Pontedera. In attesa dell'arrivo della Polizia il Faieta si è portato al di sotto del PUNTO B munito di lanterna di segnalazione, è una lanterna a luce bianca. Giunto sul posto, ha indirizzato il fascio di luce verso l'oggetto ancora fermo sull'isolotto, ma la luce si è abbassata sensibilmente fino a diventare rossastra "come quando una pila è scarica". In controluce all'oggetto il Faieta vede muoversi due sagome nere, alte circa 50 cm.

“Mi parevano due tubi - disse testualmente il Faieta - e non posso dire di aver visto nè testa, nè gambe, nè braccia". Alle ore 3.10 circa è arrivato un agente di P.S. insieme a due manovali ed uno scarichino della stazione di Pontedera. L'agente si è portato col Faieta sotto il PUNTO B. L'oggetto era ancora sul posto.L'agente avrebbe ordinato ad alcuni camionisti fermi al passaggio a livello di disporre i loro automezzi in modo da illuminare la scena. La manovra sarebbe stata effettuta  ma la luce dei fari non riuscì ad illuminare la zona dove si trovava l'oggetto. L'agente tuttavia non era presente al momento di questo esperimento. Egli sarebbe tornato indietro informando il Faieta che avrebbe chiamato i Carabinieri.
Nel frattempo il Faieta, per motivi di servizio, chiama il capostazione della stazione di Pontedera il quale si lamenta col Faieta dicendo di aver chiamato per oltre mezz'ora senza ricevere risposta. Il casellante del casello successivo 66+210, che ha confermato ai giornalisti di aver visto la luce dell'oggetto, avrebbe confermato che la suoneria del casello del Faieta non suonava. Nel momento in cui il Faieta parlava col capostazione l'oggetto si sarebbe alzato, sparendo.
Alle ore 4 sono arrivati i Carabinieri al comando del Maresciallo Polidori  ma l'oggetto era già sparito. I Carabinieri avrebbero svolto indagini.
Mentre il Faieta ci dettagliava in tal modo i fatti, abbiamo fatto degli schizzi planimetrici. Il Faieta ci ha indicato il punto dove l'oggetto si sarebbe posato la prima volta (PUNTO B). In questo punto abbiamo constatato la presenza di tre fori di circa 3 cm. di diametro e 10 cm. di profondità. Intorno a questi tre fori, disposti a triangolo a distanza di circa-30 cm. l’uno dall'altro, l'erba appariva come calpestata. Ciò non è assolutamente significativo poiché in questo punto si sarebbero svolte le indagini dei Carabinieri. Inoltre erba e terreno non presentavano alcuna traccia di bruciatura."
Fonti:”Notiziario Ufo” Genn-Febb-1971 n.37

L'isolotto all'interno del fiume dove si sarebbe posato l'oggetto.
Foto: Archivio CRP

18 agosto 1966 Mozzio nel comune di Crodo provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Ore 17.15 - Era una bellissima giornata e le condizioni meteo ottime, Il Sig.B.L. e suo genero Dott.N. avvistarono un oggetto dalla forma elittica  di dimensioni notevoli dal colore tra il grigio metallico e la madreperla fortemente illuminato che si dirigeva da sud verso nord spostandosi orizzontalmente con una velocità di circa 3.600 km ora, calcolata in quanto l'oggetto aveva fatto 25 km in 25 secondi. La sua altezza fu stimata in 3.500 - 4000 metri. Secondo i testimoni l'oggetto doveva avere almeno una quarantina di metri di diametro. Fonti: Cielo e Terra dicembre 1971 n.32
 
Settembre 1966 Costa Garganica.Foto eseguita da un funzionario di banca che vuole rimanere anonimo. Egli avvistò al tramonto due oggetti in volo. Un corpo cilindrico luminoso da cui fuoriusci un oggetto più piccolo dalla caratteristica forma a "cappello da prete" anche questo luminoso. Il movimento dell'oggetto cilindrico era regolare rettilinio con brevi pause.
La macchina fotografica del testimone era una Zeiss Symbolica con pellicola Agfa Pan obiettivo Tessar 1:2,8 - Fonti: Materiale del Centro Ufologcio Nazionale
 
12 settembre 1966 Santa Margherita Ligure h.19 Un oggetto misterioso avvistato ieri notte nel cielo al largo del Golfo del Tigullio.

Il Secolo XIX  di mercoledi 14 settembre 1966

17 Settembre 1966 New York. Attraversata L’America da un bolide luminoso.

Fonti:La Nazione 19 Settembre 1966

 

17 ottobre 1966 Piacenza. Avvistato e intercettato un UFO di forma triangolo isoscele sul cielo di Piacenza. Alcuni caccia F-84F della nostra Aeronautica Militare intercettano l'intruso. Il pilota riferì: “ Si tratta di uno strano velivolo, mai visto prima. E' triangolare perfettamente immobile nello spazio.” Dopo essere rimasto fermo per circa tre ore,improvvisamente si allontana velocemente. 

Fonti: La Tribuna illustrata n.45  6/11/1966

 

 

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