Prato nel mondo

Ceffini Cristoforo

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Ceffini  Cristoforo - Prato, (?) + Prato, 4 luglio 1642. Gonfaloniere. Amministratore delle finanze comunali.Provveditore alla Sanità.Conosciuto particolarmente per il suo Libro di Sanità che descrive nel dettaglio i tragici fatti della Peste a Prato del 1630-1631.

Ceffini,Cristoforo
(Prato ante 1600- ivi 1642)
I Ceffini discendevano dai Saccagnini, potente famiglia pratese del popolo grasso medioevale e risultavano già estiniti nel 1655, nonostante le cariche e il peso politico, attestato da una cappella laterale in San Francesco. Cristoforo ricoprì cariche sin dal 1627, quando prese parte all'Opera del sacro Cingolo, l'anno successivo divenne revisore dei conti dell'Opera della Madonna del Soccorso. Nel 1629 divenne gonfaloniere di Prato, quindi presiedette la commissione per la nomina dei cerusici, infine fu provveditore di palazzo, e da lui dipendeva la gestione delle cose militari. Nel 1630 entrò tra gli otto ufficiali di sanità, preludio alla nomina di provveditore di sanità, quando in Tavola si manifestarono i primi casi di peste. Era amministratore delle finanze comunali nel biennio 1630-1632, nell'infuriare della pestilenza. In quest'occasione stese il Libro di Sanità, descrivendo con precisione dettagli, anche secondari, del contagio. Nell'opera tratteggiò l'organizzazione del Lazzaretto, la vita sociale e politica di una città in preda all'emergenza sanitaria. Non omise notizie economiche sulle casse comunali, né sulle compagnie religiose attive durante il contagio, in una cronaca quotidiana, scandita dalla recrudescenza del morbo. Ceffini e i provveditori fronteggiarono il contagio con strumenti più avanzati rispetto all'area lombarda, tuttavia nella pestilenza perirono, secondo una stima ottimistica, milleseicentotrentadue persone, nella sola Prato. Cristoforo Ceffini accettò l'incarico di delegato sanitario anche nel 1633, quando sporadici casi di contagio si presentarono in Toscana, gestendo, al contempo, la contabilità degli ospedali della Misericordia e San Silvestro. Morì a Prato il 4 luglio 1642 e fu tumulato nella chiesa di San Francesco.
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Fonti: Gruppo Bibliofili Pratesi “Aldo Petri”. La cultura letteraria a Prato dal Medioevo all’Ottocento. Dizionario. A cura di Giovanni Pestelli. Piano B Edizioni. Prato.2011. pp 97-98

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