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Buonamici Ranieri
Prato 1790 + Prato 1875. Ciambellano di corte.Operaio nel Conservatorio di S.Niccolò.E' stato fra i 60 fondatori della Cassa di risparmi e depositi, di cui diverrà vicepresidente e poi presidente.
Buonamici, Ranieri
(Prato 1790 — ivi 1875)Nasce a Prato nel 1790, da Francesco Buonamici. Nonostante le disavventure finanziare paterne, Ranieri ereditò un notevole patrimonio immobiliare sparso tra la città e la Val di Bisenzio, fra cui la villa di San Gaudenzio. Forte dell'influsso economico esercitò svariate cariche locali nei decenni 1830-1840: ciambellano di corte, operaio del conservatorio di San Niccolò, priore nobile. Figura anche tra i fondatori della Cassa di risparmi e depositi, di cui diverrà vicepresidente e poi presidente dal 1838 al 1843. Fu tra i primi nobili ad approvare la costruzione del Teatro Metastasio, in sostituzione del Teatro dei Semplici, di proprietà nobiliare. Redasse il regolamento del nuovo teatro, il 5 gennaio 1831. Fu capitano della Compagnia dei Cacciatori volontari di Frontiera, di stanza a Prato, in seguito della Guardia civica, con compiti di polizia ordinaria durante le manifestazioni religiose e profane. Proprio alla gestione dei Cacciatori e della Guardia nel triennio 1847-1849 dedicherà alcune Memorie, oggi conservate presso l'Archivio di Stato di Prato. Le Memorie, congiuntamente al carteggio con il Falleri, sono un'importante fonte di informazione sul periodo del governo provvisorio pratese. A detta dell'autore, derivano dalla rielaborazione di un diario, oggi perduto. Di fatto la forma diaristica permane solo nel primo dei quattro documenti superstiti, i rimanenti costituiscono un memoriale apologetico sul suo operato di capitano, enumerando le lodi dell'ufficiale Antonio Cipriani, che lo coadiuvò nel triennio in esame.L'autore giustifica le decisioni prese durante la parentesi democratica, innanzi al restaurato regime granducale, non omettendo di segnalare le dispute interne ai democratici e l'atteggiamento degli oppositori partesi, Raniero Buonamici muore a Prato nel 1875,con lui la famiglia Buonamici si estinse.
Fonti: La cultura letteraria a Prato dal Medioevo all'Ottocento.Dizionario. A cura di Giovanni Pestelli.Piano B Edizioni.2011.pp81-82.