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Da Nazione cronaca di Prato, 21 settembre 2020 - Nel cuore della Toscana è nato un percorso a piedi di straordinario fascino. Grazie al nuovo sentiero che collega il Duomo e il Castello di Prato con Ponte Vecchio e piazza della Signoria a Firenze, due dei cammini più frequentati d’Italia entrano a far parte del nuovo Anello dell’Appennino. Sono la Via degli Dei e la Via della Lana e della Seta. La prima, 120 chilometri da percorrere in 5 o 6 giorni, collega Bologna con Firenze toccando le friabili pareti rocciose di Monte Adone e Badolo, il Passo della Futa e i suoi boschi, San Piero a Sieve e lo straordinario belvedere di Fiesole. La Via della Lana e della Seta è patrimonio anche pratese, 130 chilometri divisi in 6 tappe, per collegare Bologna con la nostra città.
Basta dare un’occhiata a una mappa per capire che alla Via della Lana e della Seta e alla Via degli Dei mancava un tassello, un sentiero tra Prato e Firenze in grado di completare un anello. Proprio questo tratto, individuato e segnato dai volontari del Cai e da alcuni gruppi trekking, è stato inaugurato sabato pomeriggio, con la prima camminata inaugurale, organizzata da Marco Balleggi e Mauro Franceschini, del gruppo Passeggiate fra storia e natura. "Già negli anni scorsi, quando lavoravo alla Via della Lana e della Seta, pensavo di collegarla con la Via degli Dei – spiega Vito Paticchia, camminatore, guida escursionistica e promotore del collegamento –. Sono socio Cai, mi occupo da anni di cammini, ho lavorato per molti anni alla Regione Emilia-Romagna, credo nella necessità di creare una rete". In tutto, il nuovo Anello dell’Appennino misura circa 280 chilometri e richiede agli escursionisti 11 o 12 giorni di sforzi. Sarà possibile seguirlo in entrambi i sensi. Secondo Vito Paticchia, è più bello seguire l’Anello in senso orario, partendo da Bologna lungo la Via degli Dei, e tornando a nord sulla Via della Lana e della Seta.
Questa estate, soprattutto ad agosto, la Via degli Dei è stata letteralmente presa d’assalto, e percorsa da centinaia di camminatori ogni giorno. "I punti informativi dedicati a questo percorso invitavano gli escursionisti a seguire invece la Via della Lana e della Seta. Ma l’afflusso eccessivo, la maleducazione, l’immondizia abbandonata da qualcuno hanno creato un danno grave", ha aggiunto Paticchia. In un’Italia dei cammini e dei trekking che continua a essere inutilmente divisa, la collaborazione che si vede tra la Toscana e l’Emilia può essere un esempio prezioso. I sentieri dell’Anello dell’Appennino, incluso il raccordo da Prato a Calenzano e a Firenze, sono in buona parte stati segnati dai soci delle sezioni locali del Cai e il percorso è già entrato nel sistema nazionale dei cammini, di cui si occupa il ministero dei beni culturali e ambientali. Per informazioni sul nuovo sentiero si può chiamare il 334.1695051. Mauro. |
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