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P a p a C e l e s t i n o V
P i e t r o A n g e l e r i o
(P i e t r o d e l M o r r o n e)
Premessa
I vari autori della storia di Celestino sono alquanto discordi sulla data della sua nascita. In questa ricerca ci siamo orientati su quanto affermato dal suo discepolo più caro, Tommaso da Sulmona che riporta: " La durata della sua vita fu di 87 anni e la sua santa anima abbandonò il corpo nell’anno 1296.“
Quindi,per dare un ordine cronologico agli accadimenti, consideriamo il 1209 l'anno della sua venuta al mondo.
La storia di Pietro Angelerio da Morrone è veramente singolare, fin da bambino è stato un personaggio non comune e per tutta la vita ha compiuto continui e innumerevoli miracoli (*).
Fu eremita amato, apprezzato dal popolo e da quanti, richiamati dalla sua fama di crescente santità, accorrevano a lui. La sua aspirazione più alta era quella di vivere in solitudine, nella contemplazione e preghiera, lontano dalle disattenzioni del mondo per elevare il suo Spirito quanto più a Dio, impostando la sua vita con la Penitenza (*) e la mortificazione della carne, in una ricerca continua del suo creatore. Riporta il Celidonio: “ Nemicissimo d’ogni gloria mondana.“
In breve tempo numerosi confratelli vollero seguire il suo esempio di assoluta povertà, e fu così che si trovò, suo malgrado, a capo di una confraternita religiosa. Non esiterà ad andare a piedi fino a Lione da Papa Gregorio X quando vede minacciata la sua congregazione per chiederne il riconoscimento. Diventerà Papa Celestino V.
(*) Riporta Alessandra Bartolomei Romagnoli in “ Religione popolare
e magia nei miracoli di Celestino V :" Pietro del Morrone è il
Santo che durante la vita ha compiuto percentualmente
il più alto numero di prodigi tra i personaggi che furono
sottoposti a un processo di canonizzazione tra il 1185
e il 1417..”
(*) Pietro d’Ailly sostiene che:" Come eremita Pietro del Morrone
sorpassò tutti nell’amore per la solitudine e nella asperità
della penitenza tanto che nessuno fra gli antichi monaci,
anacoreti ed eremiti d’Egitto può essere paragonato a lui ".
(11) Centro Celestiniano. 1° Convegno Storico Internazionale - Indulgenza
nel Medioevo e la Perdonanza di Papa Celestino. L’Aquila 5-6 Ottobre 1984.
Scrive Raoul Manselli in: “Il soprannaturale e la religione popolare nel Medio Evo” Roma 1958.
“Il breve pontificato di Celestino V nella Storia Spirituale dell’Occidente ha un valore ed un significato ben al di la dei pochi mesi della sua durata. Quando dopo un lungo conclave,il Collegio Cardinalizio si decise il 5 Luglio 1294 ad elevare al soglio Pontificio Pietro del Morrone, dava ascolto alla spinta che veniva dalla religione popolare. Questa attendeva sulla linea di un profetismo, diffuso nell’aria e sceso anche ai livelli più modesti, un papa angelico, che fosse un’irruzione del soprannaturale nella storia, che indicasse la via di una Chiesa Santa.”
Riporta De Rosa su Storia Medioevale. Bergamo, Minerva Italica 1971.
"Egli appariva come il “Papa Angelico” profetizzato da Gioacchino da Fiore, colui che avrebbe resa possibile la realizzazione dell’età dello Spirito.”