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Consacrazione Chiesa Collemaggio (1288)
P a p a C e l e s t i n o V
P i e t r o A n g e l e r i o
(P i e t r o d e l M o r r o n e)
Consacrazione della chiesa di Collemaggio
25 Agosto 1288 La Chiesa di Collemaggio non completata ma già agibile,viene consacrata alla presenza di 8 vescovi. In un' epoca in cui il lavoro per la costruzione di una Cattedrale durava decenni, per la basilica di Collemaggio i tempi sono incredibilmente brevi, in pochi anni è pensata, sono disponibili i fondi,più che consistenti, per pagare il progetto,comprare terreni e materiali per costruire senza restrizioni l’intero edificio. Antonio Serramonacesca riferisce: “ Una chiesa che poi verrà bella come un merletto uscito da mani di fate."
Come sono stati trovati i fondi necessari? chi ha fatto il progetto e velocemente lo ha realizzato? Perché il tutto si svolse in tempi tanto brevi? La risposta l’abbiamo nel viaggio a Lione, del futuro Celestino V quando si reca da Papa Gregorio X ed è ospitato in una Magione Templare.
E' in quell’occasione che è avvenuto l’incontro con quest’ordine Monastico-cavalleresco che è molto forte e ha una grande importanza. Lione è un crocevia per le terre di Outremar, per la Terra Santa e quindi in questa città, il potere Templare è notevole.
Pietro da Morrone è accolto, aiutato e anche scortato da questi cavalieri per un tratto nel suo viaggio di ritorno.
Nasce sicuramente una grande simpatia fra Celestino e questi monaci guerrieri tant’è, che nel momento della loro persecuzione, molti trovano rifugio nei conventi dei dintorni di Lione. Noi non sapremo mai che cosa si sono detti, ma certamente il progetto per la costruzione della grande basilica di Collemaggio, dedicata a Santa Maria, è nato sicuramente in quel periodo. E chissà cos’altro.
Interno della basilica di Santa Maria di Collemaggio
A tale proposito Il direttore del Centro Celestiniano Padre Quirino Salomone riporta: “..Non faccia meraviglia la grandiosità di questa basilica fatta costruire da Pietro di Morrone e consacrata nel 1288. Sosteniamo che essa dovesse custodire all’interno la Santa Casa di Loreto. Azzardiamo l’ipotesi che dovesse ospitare il tesoro di Templari, tra cui la sacra Sindone e altre reliquie preziose. Per i Templari frate Pietro era il più degno a cui affidare l’inestimabile tesoro che i crociati avevano messo in salvo. Le anfore di Cana di Galilea, infatti sono ancora oggi in un ex convento Celestiniano di Casaluce (CE) . Il Rapporto dei Templari è un tassello mancante nella ricostruzione della storia di Celestino V. “
(31) Pag.44 Celestino della Gente. Padre Quirino Salomone. Centro Celestiniano Edizioni.
"Molti elementi fanno pensare che i cavalieri del Tempio avessero un sogno: realizzare un grande stato cristiano,in sostanza l’Europa unita. “I Templari erano nella posizione migliore per creare e formare uno stato sopranazionale che avrebbe permesso un accordo durevole tra oriente ed occidente.“
(6) Pag.80 - I Templari e il Collemagico di Celestino di Maria Grazia Lopardi. Ed. Idealibri.
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