Prato nel mondo

S.Bartolomeo di Legio (1284-1287)

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 P a p a   C e l e s t i n o   V


    P i e t r o    A n g e l e r i o

(P i e t r o   d e l   M o r r o n e)


 Pietro nell’Eremo di S. Bartolomeo di Legio 

 1284 Pietro a 75 anni,lascia il monastero in compagnia di quattro monaci : Francesco D’atri, Angelo da Caramanico, Niccolò della Serra e Berardo della Guardia e si reca all’Eremo di S. Bartolomeo di Legio. (*)

 (*) Il solitario e spettacolare Eremo  è ricostruito nel XIII secolo da Pietro da Morrone  sotto un’impressionante bastionata rocciosa. Il piccolo edificio, a cui si giunge con una scalinata scavata nella roccia, è meta, ogni anno, il 25 agosto, di una processione.
Pietro vive qui in preghiera, ma la sua fama fa accorrere sul luogo, troppo facile da raggiungere, migliaia di fedeli.

1284 S. Bartolomeo di Legio.“... Credette il santo padre di stare lì in solitudine, ma gli venne un afflusso di gente più di prima. In questo luogo Dio gli conferì numerosi benefici spirituali. Una volta, non essendoci vino in casa, e volendo egli dir messa, mandò un incaricato a prender vino a San Giorgio di Chieti. Ma siccome quello tardava troppo, passata la terza ( le nove di mattina), Celestino che fino a quel momento era stato in preghiera, chiama l'inserviente e comincia a vestirsi dei parati. Dice l'inserviente: “ Padre, vino non c'è, l'incaricato di prenderlo non è tornato ancora.” Celestino non risponde,ma procede devotissimamente alla messa. Venuto all'offertorio, fa segno all'inserviente che gli porga il vino,e quello risponde: “ Padre, non ce n'è di certo, io ho lavato proprio adesso tutte e due le ampolle”. Egli gli fa segno un'altra volta e lui gliela porge. Come Celestino prende l'ampollina in mano,non appena ebbe data la benedizione,immediatamente apparve tanto vino quanto ne basterebbe per due messe. L'inserviente, stupefatto, per gran dolcezza di devozione, cominciò a lacrimare e pensava in cuor suo di bere, una volta compiuta la messa,quanto era avanzato,sperando di conseguire, per mezzo di quel vino miracoloso, la salvezza dell'anima sua. Ma, detta la Messa, trovò l'ampollina vuota come era prima.”
(37) Pag.131  Celestino V e la rinuncia gloriosa. Memorie e inni - Di Cordeschi Antonio. Edit. Colacchi.2003.

 5 Giugno 1284 " Nel corso del moto rivoluzionario dei Vespri Siciliani, in una battaglia navale svoltasi nel golfo di Napoli, l’erede al trono Angioino Carlo II D’Angiò cadde prigioniero. Per ottenere la libertà, dovette dare in ostaggio tre dei suoi figli e cinquanta cavalieri. Uno di questi figli era Ludovico, che prima di partire lasciò in custodia L’Icona e le due Idrie al suo amico Raimondo del Balzo, Barone di Casaluce (Caserta).
Ludovico entrò nell’ordine francescano divenendo vescovo di Tolosa. Nel 1297 morì in concetto di santità. Il 7 Aprile 1317 Papa Giovanni XXII lo elevò agli onori degli altari come san Ludovico di Tolosa. Nel frattempo Raimondo del Balzo custodisce fino al 1360 l’icona e le due Idrie, fino a quando modificando il castello di Casaluce in Monastero, e costruita all’interno una chiesa , le affida ai monaci Celestini. "
(59) Pag. 4/5  La Perdonanza n.64 Ottobre-Dicembre 2004 Periodico del Centro Internazionale studi Celestiniani.

9 Novembre 1284 –  Bucchianico, 9 novembre, XIII Indizione.
Donazione – Pietro di Gualtiero di Bucchianico dona al monastero di S. Spirito a Maiella  i suoi beni stabiliti in siti in Bucchianico.

7 Gennaio 1285 Foggia. Muore Re Carlo I, è sepolto nella cattedrale di Napoli. Lascia il regno al figlio Carlo II detto lo zoppo,che al momento della successione è prigioniero in Aragona.

1285 Comincia a sorgere il grande Monastero di Santo Spirito del Morrone. 
(82) Pag.122 Celestino V.Vita,opere e monasteri. Di Luigi Mammarella. Borgia Editore. Roma.

1285 Pietro del Morrone a 76 anni, rinunzia davanti al Capitolo generale dell’Ordine, alla direzione dalla casa madre per tornare nella grotta di S.Giovanni dell’Orfente.
La grotta è raggiungibile solo con una passerella in legno che, una volta tolta, la rende irraggiungibile.

1285 "S. Antonio di campo di Giove per lungo tempo appartenuto ai monaci Celestini, viene dato all’Abate di Pulsano, in permuta con S.Pietro di Vallebona."
(20) Pag.30 Centro Celestiniano. I percorsi di Celestino V, di Ludovico Gatto. Quaderno N.3 – 1994

28 Marzo 1285 Muore Papa Martino IV.

20 Maggio 1285 A Roma è eletto Papa Onorio IV, al secolo Jacopo Savelli di Roma.1285-1287

6 Novembre 1285 – Caramanico – XIV Indizione.
Cambio di Giurisdizione – L’abate Onofrio e Fr. Matteo procuratore di S. Pietro di Vallebona ( presso Manoppello) Per evitare le molestie che loro venivano dal monastero di Pulsano (della diocesi di Siponto), passano con tutti i loro beni alle dipendenze dell’abate Francesco del monastero di Santo Spirito a Maiella. L’abate Filippo e Fr. Benedetto, procuratore del monastero di Pulsano, acconsentono e in cambio ricevono dal  monastero di Santo Spirito la chiesa di S.Antonino di Campo di Giove con vari vasi d’argento, 60 once d’Oro, ecc.”
(84) Pag.24

1286 In questo periodo La Basilica di Collemaggio è già esistente, anche se non terminata, ma con i lavori a buon punto. Viene rammentata da numerosi testimoni che compaiono nel processo di canonizzazione. 

1286 "Il teste N.74 dice che in tale data  i lavori della Chiesa erano già a buon punto. Di certo comunque si sa che intorno al 1286 Collemaggio aveva cominciato ad esistere, e che i lavori continuarono per tutto lo scorcio del XIII secolo e, per alcune parti dell’edificio, come la facciata, ad esempio anche nei secoli successivi."
(13) Pag.26 Centro Celestiniano. Celestino V e la Basilica di S. Maria di Collemaggio.  Di Paola Ungarelli. (S.Pietro del Morrone Celestino V nel medioevo monastico. Atti del Convegno storico internazionale 26-27 Agosto 1988 - L’Aquila ) 

1286 Pietro  ha già lasciato il badiato nelle mani di Roberto da Caramanico. (82)Pag.46  Celestino V.Vita,opere e monasteri. Di Luigi Mammarella. Borgia Editore. Roma.

1286 Febbraio. Viene incoronato Re di Sicilia, Giacomo D'Aragona. Subito scomunicato da Papa Onorio IV, assieme alla regina madre Costanza.
(4) pag.41 Centro Celestiniano. Atti del 9° Convegno storico. Da Pietro del Morrone a Celestino V- L'Aquila 26-27 Agosto 1994.

3 Aprile 1287 Muore papa Onorio IV nella sua residenza sull’Aventino.

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