Livi Giovanni

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Giovanni Livi-Prato, 10 maggio 1855+Firenze, 1930. Storico. Grande studioso di Dante.Fratello del medico Antropolologo Ridolfo Livi.Studiò nel nostro collegio Cicognini, poi a Siena.Nel 1887 diresse l'Archivio statale di Brescia e nel 1898 quello di Bologna.

Livi, Giovanni (Prato 1855-1930)
Nasce a Prato il 10 maggio 1855, da Carlo e Giuseppina Costantini. Compì i primi studi nel Collegio Cicognini, quindi a Siena, infine presso l'Archivio di Stato di Firenze dal 1871 al 1873.
L’anno successivo, giunge a Reggio Emilia, dove il padre dirigeva il centro d'igiene mentale. Nella città emiliana intraprende I'attività di poligrafo ed erudito, con Io studio Il Guicciardini e Domenico D’Amorotto, edito nel 1875, per i tipi del Calderini e corredato di venticinque epistole inedite. Quattro anni più tardi, comparirà un edizione ampliata (Bologna, Romagnoli 1879) A Reggio collaborò al riordino dell'Archivio comunale e delle opere pie, nel 1877, diede alle stampe due opuscoli: l’Archivio municipale di Reggio Emilia e L’Archivio delle Opere Pie in Reggio Emilia, editi a Reggio, dall'editore Calderini.
Durante la direzione dell'Archivio di Stato di Brescia e, Bologna, si dedica alle vicende elbane e della Corsica in età napoleonica, con La Corsica e Cosimo dè Medici (Firenze, Bencini 1885) e Napoleone all'Isola d'Elba (Milano, Treves 1888). Poco nota l'attività di musicologo, attento in particolare alle storie dei liutai: Gasparo Salò e I'invenzione del violino (la Nuova Antologia",118 (1891), pp.663-681),I liutai Bresciani (Milano,Ricordi 1896)e the Ferrabosco family (“The musical antiquary “, april (1913), pp.122-142). Dedicò l'ultima fase della vita a Dante, con opuscoli e interventi, inerenti la diffusione della Commedia.
Non dimenticò la città natale, in occasione del quarto centenario della morte di Francesco Datini, pubblicò: Dell’Archivio di Francesco Datini, mercante Pratese (Firenze, Lumachi 1910). Legati a Prato sono anche vari studi tra i quali: Per l'epistolario di Ser Lapo Mazzei («L’amico del popolo, del 26 ottobre 1912); Gli Inghirami pratesi in Bologna dal secolo XIII al XV (“ASP”, a.4 (1920), pp. 97-102, pp.149-153),seguito da Ancora su gli Inghirami pratesi in Bologna nei secoli XIII e XIV (“ASP”,a.4 1921,pp.66-70);Un ignoto scultore Pratese del Cinquecento (“ASP", a.2 (1919), pp.190-191).La sua bibliografia conta più di ottanta opere, edite sulle più importanti riviste e da noti editori nazionali. Morì nel 1930.

Fonti: La cultura letteraria a Prato dal Medioevo all'Ottocento. Dizionario a cura di Giovanni Pestelli. Piano B Edizioni, 2011. pp. 219. Gruppo Bibliofili Pratesi "Aldo Petri"

 

 

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