Il sacrificio dei fratelli Buricchi
Nella notte dell'11 giugno 1944 alle ore 01.10 i partigiani della S.A.P.(Squadra d'azione partigiana) compirono uno spettacolare sabotaggio alla stazione di Carmignano distruggendo otto vagoni carichi di esplosivi prodotti nella fabbica Nobel della zona e pronti per essere utilizzati dai tedeschi per distruggere fabbriche, ponti e le maggiori arterie di comunicazione.
Nell'azione persero la vita Bogardo Buricchi capo della squadra partigiana) e Aridante Naldi disintegrati nell'immane esplosione mentre Bruno Spinelli e Alighiro Buricchi perirono in seguito per le gravi ferite riportate.
Gli altri componenti del gruppo, seppure feriti, riuscirono a salvarsi. Qualcosa al momento dell'innesco dei detonatori non andò come previsto e anticipò la fatale esplosione, che formò un grande e profondo cratere causando una lunga interruzione alla viabilità ferroviaria.
La fabbrica Nobel non riprese più la produzione.
Per questa azione, considerata fra le più importanti avvenute nel territorio pratese, i quattro caduti furono decorati con la medaglia d'Argento al valore militare.