S.Anna Vecchia

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La chiesa, di S. Anna Vecchia
già di S.Maria in Monte Maggiore

La prima notizia di quel cenobio è riportata da Cesare Guasti (1) con questi cenni « Vi viveva il prete Benvenuto di Lazzaro da Montecuccoli con sua madre Bellaccia, balestrati fuor del natio loco dall'ira delle fazioni. Spenta di morbo la donna nel 1221 nulla si seppe del prete; l'umile stanza e la cappella edificata da essi in onore di Nostra Donna nel 1217 rimasero deserte », fino al 1254 quando il beato Brunetto dè Rossi ricevé « da Gherardino piovano di Calenzano il luogo di Santa Maria in Monte Maggiore ».
Ivi il beato pratese trascorse con tre compagni alcuni anni finché nel 1269 fondò il convento degli Eremitani Agostiniani sotto il titolo di S.Anna e S.Vincenzo.
Nella Biblioteca Nazionale di Firenze esiste una Miscellanea di storia di Giovanni Baldovinetti, proveniente dalla Biblioteca Palatina, che contiene l'atto di vendita sotto la data 122, V nonas octobris, ind.XI, per la quale « presbiter Benvenutus, rector adaministrator constitutor sive hedificator et dominus ecclesie Sancte Marie de Monte Magiore site in loco qui dicitur Pagnanese, presente domino Johanne Florentino episcopo, dedit obtulit et concessit prefatam ecclesiam Sante Marie, cum terris, casi', vjnejs, silvia pascuis et salectis cum omni iure, actione et usu etc.,plebano Bonaiuto Plebis de Monte Cuccoli ».
Un anno dopo veniva composta la lite sorta tra i pievani di Montecuccoli e di Calenzano circa la donazione del fondatore,ed in un atto del 1268 il beato Brunetto è qualificato «prior» della  chiesa di S. Maria in Monte Maggiore (2).
Anche il conte Casotti nel “Lunario Storico” (1772) ricorda che nel  giorno dell'Ascensione in un chiesino posto sul monte sopra i Cappuccini,gli Agostiniani di S. Anna celebravano Messe, continuando così una tradizione ultracentenaria. Quel luogo e quell'edificio denominato S. Anna Vecchia presso Cavagliano, è stato  riconosciuto e ispezionato recentemente. È ubicato oltre la Casa Rossa, poggio della Rotaia, sul versante di Travalle e portò il nome di podere del Corsino dal cognome della famiglia Corsini che lavorava quella terra.
La costruzione conserva tracce di antica muratura con ricorsi in alberese e mette in evidenza nella sua integrità l'antica chiesetta di S. Anna o S. Maria:edificio in stile romanico costruito in pietra, purtroppo adibito ad uso agricolo. Vi si riconosce l'abside semicircolare ben conservata nella parte interna, chiusa all'esterno da più tarda costruzione. Il presbiterio è elevato sul piano della chiesa per quasi due metri e vi hanno accesso due scale laterali.Dell'altare è rimasta in loco la base, mentre la lastra di pietra che costituiva la mensa è gettata da un lato della casa.
Splendida la vista panoramica da quel punto e singolare l'apertura di una grande grotta che trovasi a breve distanza a levante dell'edificio: chi ha avuto la possibilità di introdurvisi attribuisce alla mano dell'uomo quel manufatto.Ove la notizia fosse confermata rappresenterebbe un ulteriore contributo a quegli indizi (grotte abitate, necropoli di Casa al Piano) di presenza di abitatori ben più lontani degli stessi Liguri ed Etruschi.

Aldo Petri

(1)«Calendario Pratese »,(1846),p.109
(2)Cfr.C.Guasti,sigilli pratesi editi e inediti,p.58

Fonti : Archivio Storico pratese.La Chiesa di S.Anna Vecchia  già di S. Maria in Monte Maggiore. Pag.135-136 Anno XLIV,1968,fasc.I

Ricerche: Biblioteca comunale di Prato "Istituto culturale e di documentazione Lazzerini"


 



Beato Brunetto da Prato

Foto tratta dal volume:" Sant'Anna in Giolica" di Cristina Nardi. Claudio Martini Editore. 

 


Sant'Anna Vecchia oggi  


 


Servizio fotografico: Archivio Centro Ricerche


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