La vita da eremita (1231-1233)

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P a p a   C e l e s t i n o   V


 P i e t r o    A n g e l e r i o

(P i e t r o   d e l   M o r r o n e)


  Inizia la vita eremitica di Pietro del Morrone

Dopo circa tre anni di permanenza nell'Abbazia di S.Maria di Faifoli  Pietro chiede all’Abate il permesso di vivere da eremita in completa solitudine. Infatti la regola di S.Benedetto prevede per il monaco la vita Cenobitica o eremitica. Quest'ultima è la più dura, non adatta a tutti e per questo è necessario essere ben preparati.

Gennaio 1231 (22 anni) Pietro lascia quindi l’abbazia benedettina con un confratello più anziano di lui ma questi, scoraggiato dal viaggio, si pente e ritorna al Monastero.Pietro, confidando nella divina Provvidenza, prosegue e alla fine del secondo giorno giunge, nel pomeriggio e sotto un forte bufera di neve, a Castel di Sangro (Abruzzo). Si ferma presso la  chiesetta di San Nicola di Bari dove apprende che nella zona della Maiella sono vissuti personaggi importanti. 

Decide di rimanere in questo luogo per la notte. Vi rimane invece per dieci giorni, soggetto a crisi spirituali, dubbi e tentazioni carnali. Ma questa prima esperienza lo rende ancora più saldo nel suo proposito di vivere da solo, in compagnia della preghiera e di Dio.

“Questo eremitaggio iniziale costituisce,“ il preludio di quella vita anacoretica che per fra Pietro durerà per 60 anni
(11) Pag.110- dal 1° Convegno Storico Internazionale - Indulgenza nel Medioevo e la Perdonanza di Papa Celestino. L'Aquila 5-6 Ottobre 1984.

Il Monte Palleno

1231-1233 Dopo varie soste in luoghi di passaggio si ferma stabilmente per lungo tempo in una grotta sul Monte Porrara anticamente chiamato Palleno (2.136 metri) a 9 chilometri da Palena (Chieti). In questo luogo pensa di fermarsi ed iniziare stabilmente la vita eremitica.

Dopo essersi  fermato per tre anni, in assoluta solitudine, decide di spostarsi nuovamente e andare a Roma, perchè sente forte dentro di sè la vocazione di farsi Sacerdote.

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