Prato nel mondo

Anno 1979

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ANNO 1979

2 Gennaio 1979 Gli Ufo di Capodanno.
Fonti: La Nazione 3 Gennaio 1979

6 Gennaio 1979 Torre del Lago, Viareggio h.19.00. Avvistato un Ufo in Versilia.
Fonti:La Nazione 7 Gennaio 1979

7 Gennaio 1979 Monte Morello, Firenze h.19.30. Un Ufo a Firenze.
Fonti: La Nazione 8 Gennaio 1979


 8 Gennaio 1979 S. Croce sull’Arno, Pisa h. 17.30  “Erano le 17.30 dell'8 gennaio 1979 e la signora C.S. stava cucendo con la propria macchina  le tomaie delle scarpe, quando improvvisamente, si è spenta la luce della lampada posta sopra la macchina. Subito si è accorta che la stanza si è illuminata, e guardando fuori dalla finestra ha visto un enorme oggetto fermo sopra la cima di un cipresso a circa 10 metri dal suolo. Era di forma discoidale,con una cupola terminante con una corta antenna. Il cipresso era piegato come se fosse schiacciato da un qualcosa che provenisse dall’oggetto, che emanava anche fortissimi fasci di luce, che uscivano da alcune aperture che si trovavano sulla sua superficie. C.S. ha avuto la sensazione che questo fosse illuminato internamente, inoltre, nella parte inferiore, ha potuto osservare delle luci di vario colore in movimento. L’oggetto ha stazionato per circa cinque minuti dopodiché, con un boato simile ad un tuono, si è allontanato prima a scatti, poi in linea retta ed è sparito velocemente in direzione S.SW. La figlia, che si trovava in quel momento a governare le mucche, ha notato un' insolita agitazione negli animali, specialmente nei vitelli poi, quando ha sentito il tuono e sua madre che la chiamava, è corsa fuori ed ha fatto in tempo a vedere lo strano corpo luminoso che si allontanava. Anche il cane guaiva e cercava di entrare in casa. Nei cinque minuti di permanenza dell’oggetto si sono verificati vari disturbi elettrici: il cavo dell'Enel, che passa accanto al cipresso, il giorno dopo è caduto a terra carbonizzato, anche nell' abitazione, si sono bruciati parte del filo di nylon (50 cm.ca) usato per cucire le tomaie, e la lampadina posta sopra la macchina,  (divenendo di colore argento nella parte interna) il neon a circolina al centro della stanza, non ha funzionato più. Apparentemente sembra sia stata interessata solo la stanza dove era presente la testimone. La signora ha inoltre dichiarato che ha avuto dei seri disturbi fisici dopo ciò che è accaduto: diarrea molto accentuata nei primi giorni, vomito, mal di testa e, per un periodo più lungo, un forte bruciore agli occhi ed irritazione tanto da dover fare uso di un collirio. La casa era distante 60 metri circa dal punto dove è sostato l’oggetto. La testimone ha chiamato una radio locale e il 113 per informarli dell'accaduto. I Carabinieri sono intervenuti sul posto il giorno successivo. Anche "La Nazione" del 10 Gennaio ‘79 sulla “Cronaca di Pisa” ha riportato un articolo sull'evento. Fonti:Archivio CRP (Nostra inchiesta)

         

 Direzione dell'oggetto alla sua scomparsa        I nostri inquirenti con le due testimoni

   i 

20 Febbraio 1979 Bagno a Ripoli, Firenze h.21.45.Fotografato oggetto molto luminoso.

Il sig. C.F. abitante a Osteria Nuova ( Bagno a Ripoli ), stava uscendo di casa quando ha notato in cielo un oggetto molto luminoso a forma di patata e di colore bianco, che procedeva da sinistra verso destra, da Ovest verso Est, a velocità media e ad un' altezza di circa 2000 metri. E’ corso in casa a prendere la sua macchina fotografica, una Asahi Pentax ma quando è tornato fuori ha fatto appena in tempo a scattare una foto che l’oggetto è scomparso dietro la collina visibile anche dalla fotografia. Il cielo era stellato e limpido. Il fenomeno non è durato più di due minuti. La pellicola usata è un Agfa pan 400 Asa, con apertura diaframma di 1.8, in posa, Obiettivo 50mm." 
Fonti:Archivio CRP
 

25 maggio 1979 Osservazioni a Podere Marniano. Presenti: 5 Ricercatori. Cielo sereno.Temp.9° Inizio serata ore 21.30 termine 03,30. Durante la nottata effettuato collegamenti Radio CB con Portorico America in Prato. Alle Ore 22.30 viene osservato un bolide che attraversa il cielo a est. Alle Ore 23.30 vengono eseguite due foto (DIA) dallo stesso operatore, a distanza di pochi secondi l'una dall'altra senza che niente fosse visto o percepito al momento dello scatto.Allo sviluppo si osserva nella prima foto una sfera di luce, una grande palla ovale con una colorazione bianco-azzurrina e una leggera scia sulla parte destra.La cosa insolita è che il Flasch non ha illuminato la vegetazione e i cespugli in primo piano ma sembra essere stata assorbita dalla stessa palla di luce.Mentre la vegetazione circostante è leggermente illuminata da quella fonte luminosa.

  

Ore 23.30 Macchina foto: Olympus Om-Pellicola Agfacrome (DIA) 50 ASA Ap.5,6 - Flasch

Nel fotogramma successivo il Flasch ha funzionato regolarmente. Si vede chiaramente la stessa luce che già sta svanendo lasciando una leggera evanescenza tipo “ fumo blù” o qualcosa di simile ma nessuno dei presenti fumava. Fonti: Archivio CRP

29 Giugno 1979 Galciana, Prato h.01.50. Avvistato strano oggetto di forma rotonda. Il Sig. T.G. abitante a Galciana, dalla finestra aperta della propria camera ha sentito provenire da fuori un ronzio persistente e affacciandosi, ha visto, intorno alle ore 01.50, un oggetto di forma rotonda e di colore bianco perlaceo (un bianco metallizzato) che proveniente da Est si dirigeva verso Pistoia. La sua traiettoria era regolare e la velocità moderata. Questa la sua testimonianza: “L’ho potuto osservare per pochi secondi perché è entrato velocemente in una nuvola dalla quale non è più uscito.Ho aspettato diversi minuti ma non è più riapparso. Non ho saputo calcolare la sua altezza ma come grandezza poteva essere paragonato più a meno alla Luna piena. Il cielo era sereno con qualche nuvola sparsa.” Fonti: Archivio CRP

7 Luglio 1979 Orciano Pisano, Pisa (S.Luce) h. 19.30. Curiosità fotografica su due fotogrammi scattati allo stesso panorama.
“Il sig. M.P di Pistoia si trovava in località Santa Luce a Orciano Pisano e stava eseguendo fotografie del panorama con una macchina era una Nikon F.  Intorno alle 19.30, dopo aver scattato un intero rotolino a colori, aveva inserito una pellicola ILFORD FP4 125 ASA e scattato due fo
tografie, una dietro l’altra, nel giro di pochi secondi. Il tempo di esposizione era 1/ 250 mo con apertura diaframma 3,5 e sull’obiettivo era stato inserito un filtro giallo per eliminare i forti contrasti e mettere in evidenza i mezzi toni. Ad occhio nudo non aveva notato niente di anomalo o di strano. Successivamente  ha sviluppato le foto, usando un inversore GHE per ottenere l’inversione da pellicola a diapositiva. 
Molto tempo dopo ha portato dal fotografo le dia per farne degli ingrandimenti e solo allora ha notato che sulla parte destra della seconda dia c'era una curiosa macchia non presente su quella precedente e che, ad un esame più accurato, sembrava essere qualcosa di consistente. Sembrava una grossa pietra inclinata simile ad un monolite. Ma la cosa più evidente era l’ombra netta che questa proiettava sul terreno. A questo punto, ci venivano recapitate le due diapositive e un internegativo per un esame più accurato. Abbiamo contattato il nostro fotografo di fiducia Sig.T.M. di Prato che ha esaminato le due dia e l’internegativo rilasciando la seguente dichiarazione scritta:
“ Prendendo in esame la fotografia, a prima vista, si ha l’impressione che il monolite sia leggermente trasparente ma ad un esame più approfondito con una lente di ingrandimento, questo è ben definito e consistente, eccetto la parte bassa a sinistra che è sfumata. L’ombra è molto marcata e ben situata rispetto alle altre ombre e alla posizione del sole. Esaminando la pellicola con lenti a 6 e 12 ingrandimenti si nota che la grana dell’emulsione all’interno del monolite e dell’ombra è uguale al resto del paesaggio, ciò pare indicare che al momento dell’istantanea questa forma fosse presente. Guardando l’emulsione e il supporto della pellicola non si evidenziano macchie o aloni dovuti allo sviluppo o al procedimento di lavaggio.
Descrizione del presunto Monolite:
Non presenta sporgenze degne di rilievo. Alla sua destra si notano due parti scure e una sul bordo di sinistra più esposto alla luce. 
Ad un ulteriore analisi con microscopio “Konus” con ingrandimenti da 150 x 300 x 600 non sono state notate tracce di macchie,
di graffi o artefatti.
Per quanto riguarda il filtro giallo, questo ha un assorbimentodi 400 nanometri e più indietro ancora, dai 100 ai 400, il che vuol dire che la maggiore sua influenza o frequenza di assorbimento interessa tutta la banda dell’ultravioletto.
Conclusioni: ci possono essere due ipotesi su cui lavorare e potrebbero essere le seguenti:
1) Non esiste,è una macchia.Non sembra questo il caso, ma può essere possibile.
2) Esiste, è reale. Allora potrebbe essere stata fotografata una realtà di un tempo passato.Una distorsione o interferenza spazio/tempo del passato sul presente, non visibile ai nostri occhi ma per la pellicola e il filtro si. Il filtro giallo aprirebbe ulteriori interrogativi, ma è meglio fermarsi qui.”
Fonti: Archivio CRP (nostra inchiesta)

 

Foto 1

Foto 2

Vari ingrandimenti del particolare

11 Luglio 1979 h.18.06. La caduta dello SKYLAB nell’Oceano Indiano
Fonti: La Nazione 12 Luglio 1979

11 Luglio 1979 Podere Marniano osservazione Notturna. In occasione della caduta del satellite Skylab. 5 ricercatori presenti. Inizio serata ore 22. Temp. 19° Cielo nuvoloso,coperto con foschia. Alle ore 22.04 interessante sequenza di impulsi al Geiger, ogni impulso della durata di un minuto: 24-28-24-23-35-29-29-30-23-18 vengono eseguite in contemporanea diverse foto. In una delle varie scattate si nota un effetto diaframma.

    

H.22.04 effetto diaframma 

Ore 22.16 inizia una leggera pioggia che nella nottata peggiora infatti alle 22.37 il cielo è completamente coperto mentre continua la pioggerella. Alle 22.45 cessa di piovere. Intorno alle 22.54 si sentono provenire da Nord dei colpi come battuti sopra delle tavole per meno di un minuto. Altre volte sempre di notte è capitato sentirli li abbiamno associati al fenomeno dei “ Cannoni di Barisal”. Ore 23.17 impulsi Geiger: 22-23-25-20-18-28-20-18-23-24 media di dieci minuti 26,3. Ore 23.19 cielo aperto sul nostro zenit si vedono le stelle.23.26 Temp.18°. Alle 23.31 sorge la Luna da Est. Ore 23.48 interessante fotografia eseguita con flash. Mostra una strisciata bianca,simile a un tubo luminoso bianco dal quale fuoriescono con movimento velocissimo palline esagonali. Forse dovuto a un riflesso? La parte bianca a destra illuminata dal lampo flasch è la tavola degli strumenti.

  

               Foto eseguita alle 23.48 con Flash          

Alle 23.55 interessante scarica di impulsi al Geiger di 30-26-22-20-30-30. Ore 23.58 Eseguita foto con flash verso le rovine della casa del Briganti.

   H.23.58 foto con Flash verso casa del Briganti

Ore 00.16 temp.20°. Ore 00.27 cielo aperto da nubi. Ore 00.23 Impulsi Geiger: 18-23-26-20-23-19-17-23-24-25. Ore 00.42 Temp.19°.Ore 00.52 Impulsi Geiger : 19-17-14-25-19-20-27-24-19-20. Ore 01.11 La Luna danneggia la visuale. 01.53 Temp.17°. Terminiamo la serata di osservazione alle 02.10 temp.15°.   

                                                           La Postazione base

Lo Skylab è caduto parte nell'Oceano come era previsto e parte nella zona a sudest di Perth nell'Australia Occidentale alle ore 18.32, fortunatamente non ci sono stati danni a persone o cose. 

Risultati della serata: Anche se le condizioni meteo sono state negative è stato positivo per la messa a punto dell'impianto del generatore.Per la prima volta si usufruisce del generatore per il collegamento Radio C.B per la ricarica delle batterie e della luce interna della casa.
Inoltre è stato ottimizzato la realizzazione della scheda per la registrazione degli impulsi in arrivo al Geiger. Oltre alle schede sulla temperatura e delle mote fotografie, sia in posa che con il flash. Il risultato è stato veramente ottimo rendendo visibile chiaramente l'andamento della serata a livello strumentale. Mentre i collegamenti con gli operatori C.B. sonostati eccellenti facendoci campagnia durante tutta la nottata. Purtroppo le condizioni meteo sono state inclementi con cielo nuvoloso e pioggia a momenti.                          
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28 Agosto 1979 Rimini h.18.30 (Caduta Meteorite).
Turista scottato dal meteorite caduto sulla spiaggia di Rimini.
Fonti:La Nazione 29 Agosto 1979


19 Ottobre 1979 Gruppo di ricercatori al mitico Podere Marniano.

Notte fra sabato 1 e Domenica 2 Dicembre 1979 Torriglia, Genova. Dalle h.22 alle 2 di notte.
Fonti: La Nazione 4 Dicembre 1979

 

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