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Banti Cristiano

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Cristiano Banti

Nato a Santa Croce sull’Arno 4 gennaio 1824 + 1904 Montemurlo
Pittore macchiaiolo 

Cristiano Domenico Banti (1824-1904), nato a Santa Croce sull’Arno, ha vissuto a lungo a Montemurlo, nella splendida villa il Barone, principesca residenza di campagna lasciata in eredità dalla marchesa Maria Ottavia vettori, sua protettrice.

Figura di notevole importanza nella pittura italiana ottocentesca, Banti riceve una prima educazione accademica all’Istituto d'Arte di Siena, dove studia sotto la guida di Francesco Nenci Nel 1854 Cristiano si sposa con Leopolda Redi, dalla quale avrà nove figli, e si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con un gruppo di artisti che frequentano il Caffè Michelangelo,stringendo amicizia in particolare con Altamura, Signorini, Cecioni e Cabianca grazie ai quali Banti passa dalla fase della pittura accademica a quella realistica. La famiglia Banti soggiorna frequentemente nella villa del Barone, dove ospita amici e artisti meno abbienti e Cristiano inizia a dipingere con loro “en plein air " nella campagna montemurlese. Più tardi diverrà molto amico del giovane Boldini, che ritrasse lui e i suoi figli in una serie di deliziosi piccoli ritratti oggi in parte conservati nel lascito Banti alla galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.

I dipinti di Banti prediligono soggetti di vita contadina, animati per lo più da figure femminili, usando una tecnica pittorica molto raffinata, con delicati tocchi del pennello che tentano di definire meglio la luce creando un rapporto tra i toni e ponendo l’accento sul colore.

Non pressato da motivazioni economiche e assai ipercritico nei riguardi della propria produzione, Banti espose raramente le proprie opere in mostre pubbliche.

Fu appassionato collezionista e prezioso mecenate degli amici macchiaioli,ma anche di pittori di differenti orientamenti. Muore ottantenne a Montemurlo e le sue spoglie sono sepolte nella cappella della villa del Barone. Il Comune di Montemurlo ha reso omaggio a questo illustre concittadino, artista facoltoso e cosmopolita, costantemente aggiornato sulle novità culturali italiane ed europee, intitolandogli la Sala Polivalente e allestendo, nel 2014, la mostra commemorativa nella Sacrestia della Pieve e dell’oratorio di San Giovanni Decollato.

Fonti: Comune di Montemurlo, sala Polivalente Banti

 

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