Prato nel mondo

Benelli Armando Mons. Can.

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Mons.Can. Armando Benelli - Nato a Prato 28 novembre 1885 +21 Agosto 1975

" Felici coloro che muoiono nel Signore " si legge nell'Apocalisse, perché incontrano, e per sempre, l’Amore, in cui si tuffano per I'eternità. Cosi è avvenuto nella tarda sera del 21 agosto scorso per il benemerito Mons. Can. Armando Benelli Arciprete della Cattedrale
spirato serenamente in una cameretta della Casa di Riposo di Via Roma, di cui era Direttore Spirituale, amorevolmente assistito dalle Suore del Cottolengo e dal personale di detta Casa.
Figura integerrima di sacerdote e di uomo, Mons. Benelli ha speso la maggior parte della sua lunga vita nella educazione della gioventù.
Nato a Prato il 28 novembre 1885, compì gli studi lodevolmente nel nostro Seminario. Ordinato sacerdote il 20 dicembre 1908, fu nominato Curato a S. Bartolomeo.
Dovette interrompere il ministero parrocchiale nel gennaio 1916 essendo stato chiamato alle armi come sergente di Sanità. Si prodigò fino all'aprile 1919 negli ospedali da campo per alleviare le sofferenze dei feriti di guerra.
Smobilitato, per tre anni fu zelante parroco a lano nella diocesi di Pistoia.
Nel 1922 Don Armando venne nominato Prefetto e poi anche Direttore dell'Orfanotrofio Magnolfi, ove svolse per ben 41 anni il suo delicato compito di vero sacerdote di Cristo, cattivandosi la stima e I'affetto dei giovani che lo ritenevano come un padre.
Dal 1930 fu pure direttore spirituale del Convitto Cicognini, svolgendo questa importante missione con fedeltà encomiabile.
Nel 1963, per I'età avanzata, Mons. Vescovo lo nominò direttore spirituale della Casa di Riposo, un incarico che Mons. Benelli ha tenuto lodevolmente fino alla morte.
Nella Casa di Riposo aveva trovato una vita regolare e precisa, com'era sempre stato suo metodo e specialmente la sua lunga silenziosa sosta nella preghiera che aveva sempre efficacemente nutrito la sua esemplare esistenza.
Austero all'apparenza, nutriva e serbava nel cuore un segreto e profondo tesoro di paterna dolcezza.
Signore nel tratto e nel portamento, dignitoso sempre, umile nelle sue manifestazioni, rifuggiva dagli onori e dagli esibizionismi. Operoso nel ministero, Iargo nel donare, era
esemplare nella fede.
Per queste sue qualità i superiori ecclesiastici l'avevano stimato e onorato. Nel 1936 fu nominato Canonico onorario della Cattedrale di S. Stefano, e nel 1959 Canonico Arciprete.
ll 1° dicembre 1968 venne nominato Prelato d'onore di Sua Santità.
Aveva raggiunto quota 90. Viene alla mente l'ultimo versetto del salmo XC: " Longitudine dierum replebo eun ». Un altro dono del Signore: Ia longevità.
   La gloria più bella di Mons. Benelli è l'avere istruito, educato, illuminato tanti e tanti giovani, per cui la sua memoria è e rimarrà in benedizione.


Fonti:Preti pratesi tornati al Padre. Can.Antonio Frati. Stabilimento grafico Emilio Rindi - Prato 1975 - pp.216-218

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