Prato nel mondo

Monti della Maiella (1246-1250)

PDFStampaE-mail

 

P a p a   C e l e s t i n o   V


 P i e t r o    A n g e l e r i o

(P i e t r o   d e l   M o r r o n e)


 Monti della Maiella

1246 Dopo cinque anni di permanenza sul monte Morrone, Pietro decide di spostarsi in un luogo ancora più remoto e solitario, ciò è reso necessario dal fatto che i monaci circestensi di Casa Nova hanno iniziato un graduale disboscamento nei pressi della sua grotta.
Con due compagni, Angelo da Carmanico e Francesco D'Atri, parte alla ricerca di un luogo molto isolato dove vivere in completa solitudine.

".. Pietro si arrampicò prima sulla giogaia della Parete dell’Orso e poi sul dosso di Ripa Rossa ed infine, inoltrandosi nella parte occidentale della Maiella e piegando a destra verso Roccamorice, raggiunse un’aspra e profonda valle; qui scelse una spelonca, e qui dopo tre anni di vita anacoretica passata in perfetta solitudine ed in austera penitenza’ Pietro costruì l’Oratorio di S. Spirito di Maiella, attirando al suo eremo numerosi discepoli, accorsi a causa della sua reputazione ascetica."
(11) Pag.113-114 Centro Celestiniano. 1° Convegno Storico Internazionale - Indulgenza nel Medioevo e la  Perdonanza di Papa Celestino. L'Aquila 5-6 Ottobre 1984.

Santo Spirito della Maiella (alt.1.100 metri) è un luogo selvaggio e inospitale; fra quegli anfratti e costoni rocciosi  già avevano vissuto degli  eremiti  fra cui Desiderio, che diverrà papa Vittore III. Pietro, con i suoi, adatta questa piccola grotta a cenobio dove celebra i divini misteri; e che sarebbe diventata in seguito l'Abbazia di Santo Spirito alla Maiella.

L’episodio che riportiamo avvenne agli inizi della vita comunitaria nel mese di Giugno:
“Le frasche che circondavano la grotta si seccarono eccessivamente e presero fuoco ; allora Pietro gridò ai frati, dicendo : “ Alzatevi in fretta e buttate tutto fuori”. E quelli, alzandosi, videro che tutto l’eremo ardeva. In tutta fretta afferrarono tutto ciò che potevano, fuggirono all’esterno e cominciarono a mormorare contro Pietro perché aveva scelto quel luogo: credevano peraltro che il fuoco fosse venuto dalla cima del monte. Allora egli, confortato da Dio, disse dentro di se: “ Quand’ anche mi si bruciasse tutto il corpo, io non abbandonerò questo luogo. E improvvisamente quell’ incendio si spense come se si fosse trattato di un sogno”.
(55) Pag.46 Pietro del Morrone.San Celestino V Papa. Antonio de Simone.Ed.MEF Firenze Athenum.2005.

Sulle austerità di vita che egli condusse : “…Pietro per camicia teneva un duro cilicio pieno di grossi nodi, e sopra questo per cintura una catena di ferro; gli altri vestiti erano vili e ruvidi. Il letto non era di morbide piume: dormiva sulla terra o su tavole nude, posti su reti di ferro o cancellate di legno…Per piumaccio o cuscino usava un legno pietra o altra cosa dura, e non usò altro letto, sano o infermo che fosse: che è condizione insopportabile. Non si cibò mai di carne, ne sano ne malato; vino non ne beveva se non rarissime volte, e allora così annacquato, che non pareva avesse l’aspetto del vino…Egli faceva mille genuflessioni tra giorno e notte, negli altri periodi sempre cinquecento.” Dicono gli storici che questo regime di vita austero e le continue genuflessioni  giornaliere ha contribuito a tenere la spina dorsale elastica ed efficiente fino a tarda età.
(37) Celestino V e la rinuncia gloriosa - Memorie e inni – di Cordeschi Antonio. Editore Colacchi.

9 Giugno 1247 Rientrano a Lione Fra Giovanni e Benedetto di Polonia dopo essere stati alla corte di Gengis Khan “Compiuta la missione lasciammo l’imperatore dopo aver avuto le lettere, segnate con il suo sigillo, da riportare al Papa.” (53) Pag.115 I Grandi della Storia" Gengis Khan ". Arnoldo Mondatori Editore. 1970.

1247-1254 E' indetta la VII° Crociata,sotto il comando di Luigi IX di Francia che sarà un disastro.Lo stesso re viene catturato con i suoi baroni. Verrà rilasciato dietro ad un riscatto di un milione di bisanti d’oro.

22 Febbraio 1248 La fama di Pietro giunge fino a Roma. Papa Innocenzo IV concede ampie indulgenze a chi visitava gli oratori fondati da Pietro.

1248 Maiella. Viene consacrata la nuova chiesa dedicata allo Spirito Santo. Prima casa Madre. Quì Pietro viene a trovarsi a capo di una congregazione di Monaci raccolti sotto la regola di S. Benedetto.

"Successivamente molti cominciarono ad abbandonare il mondo, e venivano da lui. Peraltro Pietro, finchè poteva, rifiutava di accoglierli, dicendo che egli era un semplice e che suo desiderio era quello di restare sempre solo; ma talvolta, colpito dallo zelo, dava il suo assenso.Ivi si manifestarono molti e grandi prodigi, con i quali Dio dimostrava che aveva scelto quel luogo in onore del Santo Spirito. All'inizio, infatti, quando i frati cominciarono ad abitare in quel luogo, comparve colà una colomba, che si vedeva prendere sempre il cibo nel luogo particolare in cui poi fu collocato l'altare, e camminava in mezzo ai frati come se fosse stata allevata da essi. Quando poi fu costruito un piccolo oratorio, questa colomba stava sempre dentro di esso, anche quando si recitava l'Uffizio, cosicché un giorno in cui erano nell'oratorio alcuni forestieri per la Messa e la colomba si trovava in mezzo ad essi uno di loro si piegò per acchiapparla, ma non ne fu affatto capace. E così quella colomba per due o tre anni si fece veder in quel luogo."
(36) Pag.85-86 L'Autobiografia e il Codice di S.Pietro Celestino V. di Canneto Pagano Le Rose, Ed. libreria Colacchi. 2004.

 Un suono di campane proveniente dal cielo

"..Dopo questi quattro, molti altri udirono il suono delle campane, sempre nel medesimo luogo. E dopo che lo avevano udito lì, lo udivano dovunque, tranne che nella città e nei villaggi. Ben venti, fra gli abitanti di una sola città, e molti altri di luoghi diversi udirono il suono miracoloso, tutti laici appartenenti al mondo, nessun chierico o religioso, il che suscita meraviglia.
I frati che vivevano sul posto lo sentivano tutti, e, a seconda che la festività fosse più o meno importante, sentivano un maggior o minor numero di campane. Tutti i frati lo udivano, ma non tutti allo stesso modo: alcuni udivano, più chiaramente di altri, un maggior numero di campane e diverse. Un confratello sentiva una sola campana, dal suono più dolce delle altre: suonava al momento dell'elevazione del corpo di Cristo, ma sempre solo in un punto preciso del monte; altrove si sentivano suonare due campane, altrove altre due. Si vedevano molte colombe solcare il cielo sul posto dove suonavano le campane. E quanto più uno si sforzava di sentire il suono, tanto meno sentiva e viceversa. Il suono riempiva le orecchie, al punto che si riusciva a stento a sopportarlo."

(43) Pag.47-49 Auto e biografia di Papa Celestino. Di Cristina Isolan. Edizioni Dell'Orso.1990.

”..mentre si edificava la chiesa di S. Maria del Morrone Pietro, chiuso nel suo eremo, riceve una rivelazione, che gli annuncia il prossimo crollo della cripta in cui si lavora. Fa avvertire immediatamente il lavoratore, che riesce appena a salvarsi, mentre vestiti e ferri del mestiere rimangono sepolti nel crollo.”
(15) Centro Celestiniano. 5° Convegno Storico Internazionale- Magisterium et xsemplum: Celestino V e le sue fonti più  antiche. L'Aquila 31 Agosto 1 Settembre 1990.

Il miracolo del Corvo

Pietro aveva perso un libro e vedendo un corvo volare vicino alla finestra della sua cella gli disse: " Io ti comando in nome di Gesù Cristo che se tu hai portato via il mio libro di riportarlo ! " E lui, come se avesse compreso l'ordine, subito lo riporta.Tutto questo fra la meraviglia e lo stupore dei suoi frati.

13 Dicembre 1250 Muore di febbre violenta a  Fiorentino (Puglia) Federico II di Svevia.

<< INDIETRO ---- AVANTI >>

joomla template

Copyright © Centro Ricerche Prato. Tutti i diritti riservati.

Per informazioni scrivere a info@crprato.it

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piu o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti ad un utilizzo dei cookie.
Per saperne di più sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, premi su privacy policy.

Se accetti i cookie chiudi questo popup.